Data Visualization: usare il colore in modo consapevole
Il visual design è un silenzioso ma fedele accompagnatore nel [...]
Il visual design è un silenzioso ma fedele accompagnatore nel [...]
La Data Visualization, detta anche Dataviz dagli addetti ai lavori, [...]
Nell'ambito della comunicazione aziendale, ma non solo, ha assunto grande [...]
Grafici a torta, grafici a torta ovunque. Tutti, almeno una volta, l’abbiamo pensato. Ci perseguitano, li ritroviamo dappertutto: nei report, nelle presentazioni aziendali, nelle infografiche. Molto carini, colorati e apparentemente facili da capire. Tuttavia gli esperti affermano l’esatto opposto: spesso questi grafici si rivelano poco efficaci, poco comunicativi e difficili da...
Il titolo originale di questo post doveva essere un altro, e cioè "Covid19: abbiamo davvero bisogno di un altro grafico a tema Coronavirus?". Poi però ci abbiamo riflettuto sopra e, in questo periodo già così saturo di domande, aggiungerne un'altra - per quanto retorica - non ci sembrava il caso. Non solo: vale, per gli articoli, la stessa regola che vale per i grafici. Vale a dire, non si dovrebbe mai lasciare all'interlocutore la possibilità di interpretare liberamente e come meglio preferisce il messaggio che stiamo tentando di dare.
Lunghe trecce bionde. Sguardo incattivito, a metà tra la rabbia e la voglia di ribellione. È Greta Thunberg, la sedicenne svedese assurta oramai a simbolo della lotta al cambiamento climatico. Che piaccia o meno, è anche grazie alla potenza mediatica di questa giovane donna che nel 2019 il tema "climate change” ha dominato summit politici e opinione pubblica. Tanto che una dataviz di Ed Hawkins nell'ultimo anno è finita su tram, cravatte, cartelloni e perfino sul palco di una band.
Poco più di un anno fa (era febbraio 2018) Fabio Piccigallo, digital analyst con una ventennale esperienza nel marketing, CEO di un'agenzia di data-driven marketing di Roma e consulente di marketing strategico (nonché ideatore di questo blog) pubblicava Digital Analytics per e-commerce, un libro in cui racchiudeva in 500 pagine l'approccio metodologico per una corretta impostazione dell’analisi dei dati in maniera propedeutica e fruttuosa per gli obiettivi di business. Oggi, a distanza di un anno, pubblica il suo secondo libro, che
Qualche tempo fa abbiamo inaugurato su questo blog la rubrica "grafici particolari", dedicata a tutte quelle tipologie di data visualization inconsuete e fuori dal comune. Una scelta che a quanto pare è piaciuta molto, almeno stando a tutti i feedback positivi che stiamo ricevendo!
Scegliere il grafico giusto, lo sappiamo, non è mai semplice. Dopo un faticoso lavoro di individuazione delle metriche o delle variabili più opportune da rilevare, dopo un lungo periodo di raccolta dati, dopo un accurato sforzo di pulizia degli stessi, adesso è arrivato il momento di analizzarli e rappresentarli (due fasi che si sovrappongono: visualizzare i dati è essenziale fin dalla fase di analisi, e Anscombe lo ha dimostrato efficacemente).
Eccoci al secondo appuntamento di questa nuova rubrica sui grafici particolari per una scelta di visualizzazione diversa e controcorrente. Quante volte all'interno dell'ennesimo report o della solita