Pubblicato il 4 Novembre 2021Ultimo Aggiornamento: 4 Novembre 2021

In un mercato sempre più competitivo, dove aggiornarsi è diventato indispensabile non solo per sopravvivere ma soprattutto per fare la differenza, i dati o Big Data hanno assunto una rilevanza non da poco. Di conseguenza, anche il numero di figure professionali in grado di lavorare con grandi quantità di dati, estrarli ed interpretarli nel modo corretto, è cresciuto esponenzialmente. 

Su LinkedIn, il social network dedicato alle figure professionali e alla creazione di network aziendali, pare infatti che tra le abilità maggiormente richieste dalle imprese figuri proprio la capacità di estrazione e di analisi dei dati. 

I dati rivestono quindi una rilevanza considerevole praticamente per tutto ciò che riguarda l’attività di un’azienda. Possono in particolare essere utilizzati per:

  • affermare il proprio brand sul mercato, specialmente nel caso delle start-up o delle aziende create da poco;
  • ampliare la base dei clienti, fidelizzando quelli già acquisiti e attirando l’attenzione di nuovi clienti;
  • competere con i concorrenti del medesimo settore di attività e, in alcuni casi, anche di settori complementari;
  • ricavare un fatturato più alto.

Big Data e Imprese: raccolta e analisi dei dati

Assodare l’importanza dei Big Data per l’attività di un’azienda non è però sufficiente: è necessario, infatti, che a una buona capacità di raccolta dei dati vengano affiancate figure professionali in grado di analizzarli, di farli parlare. Per dirlo in altre parole, un dato da solo non serve fondamentalmente a nulla se non viene compreso attraverso un processo di analisi. 

Questo processo chiave, seguito poi dalla fase di Data Storytelling vera e propria, consiste appunto nell‘estrarre grandi quantità di dati e interpretarli, utilizzando nella maggior parte dei casi la visualizzazione dei dati. La data visualization è una componente essenziale del Data Storytelling e si traduce nel cercare il metodo di visualizzazione dei dati più adatto per riuscire a comunicarli in modo chiaro, immediato ed efficace.

Perché usare il Data Storytelling?

Se applichiamo il processo di raccolta e analisi dei dati alla vita di tutti i giorni, ci accorgeremo che in realtà anche noi, chiaramente su scala ridotta, tendiamo ad utilizzare i dati per prendere delle decisioni. Poniamo come esempio il fatto che il nostro negozio preferito osservi il lunedì come giorno di chiusura: è ovvio che il lunedì eviteremo di andare a fare shopping proprio lì e probabilmente resteremo a casa o sceglieremo un altro negozio. 

Le aziende operano secondo gli stessi principi ma, a differenza dei singoli individui, si trovano ogni giorno ad avere tra le mani una quantità ingente di dati. Come già affermato in precedenza, però, avere a disposizione una grande quantità di dati non serve a nulla se non si è in grado di estrarli, analizzarli e comprenderli. 

Bisogna perciò pensare alla data visualization e al data storytelling come a metodi per creare ordine in un insieme disordinato di dati, una soluzione per far parlare i dati raccolti e una base da cui partire per impostare delle strategie efficienti. Grazie ai Big Data, infatti, l’azienda può prendere decisioni strategiche e ottimizzare investimenti e profitti.

L’impresa 4.0 del Big Data

I Big Data hanno senza dubbio cambiato il modo di fare impresa: oggi, rispetto ad una volta, le aziende hanno infatti uno strumento in più per impostare la rotta in un mercato e in settori in continuo mutamento. Per questo motivo, quando si parla di Big Data si parla anche necessariamente di impresa 4.0. Grazie ai dati è diventato possibile, in un certo senso e senza troppe esagerazioni, predire il futuro, adattare le proprie strategie di marketing e migliorare i profitti. 

Proprio per questo le aziende si ritrovano sempre più spesso ad investire su software di visualizzazione e in personale qualificato nella raccolta e nell’analisi dei dati, così da non rimanere indietro sul mercato e da avere a disposizione un asso nella manica per gareggiare con un numero di concorrenti in continua crescita. 

E tu? Hai già pensato a come sfruttare il data storytelling per la tua impresa? Possiamo insegnarti come fare: scopri di più sui nostri corsi di formazione aziendali!

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Noemi Speciale

Un articolo scritto da Noemi Speciale

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Signals always point to something. In this sense, a signal is not a thing but a relationship. Data becomes useful knowledge of something that matters when it builds a bridge between a question and an answer. This connection is the signal. Stephen Few