Pubblicato il 29 Gennaio 2018Ultimo Aggiornamento: 4 Ottobre 2021

Che cosa c’entra un blog che si occupa di Big Data, di analytics per impresa, di marketing e di business con il cooking show più seguito d’Italia? Cosa ci fa un post su MasterChef tra uno che parla di data storytelling e uno incentrato sulla data visualization, spuntato lì così, all’improvviso, come un fungo? (Dovremmo resistere alla facile tentazione delle battute a sfondo culinario, lo sappiamo. Ci impegniamo solennemente da questo punto in poi – ma non garantiamo nulla)

Abbiamo forse battuto molto forte la testa? Ci siamo davvero dati alla cucina?

Nah, non esattamente. Abbiamo solo deciso di utilizzare MasterChef come esempio interessante di quello che si può fare con la big data analytics.

Confuso? Perplesso? Scettico? Adesso vedrai.

Non solo marketing: la big data analytics applicata a MasterChef Italia

*Piccola doverosa premessa.* Chi ci segue da un po’ ormai lo sa: siamo un’agenzia specializzata in big data analytics secondo la filosofia del data storytelling. Per farla molto breve, funziona così: le imprese si rivolgono a noi, ci chiedono di raccogliere i loro dati e analizzarli a fondo; noi ci mettiamo in moto, facciamo parlare quei dati, spremiamo fuori informazioni fino ad allora sconosciute a tutti. Poi ci affidiamo alla visualizzazione dati per creare report immediatamente comprensibili, così che i nostri clienti possano utilizzare quelle informazioni per prendere decisioni a livello imprenditoriale e ottenere immediati vantaggi.
Questa cosa funziona davvero? A quanto pare sì, considerando quanti clienti si rivolgono a noi e poi decidono di restarci. *Fine premessa.*

Tutto bellissimo, se non fosse che, mentre noi abbiamo deciso di portare avanti con convinzione il messaggio che fare data storytelling attraverso la data visualization apporti un valore aggiunto alla semplice attività di analytics, molti ancora sono scettici a riguardo. O meglio: non è che abbiano poi troppo chiaro come funzioni il tutto. “Sì insomma, ma quindi che sapete fare?” Per rispondere ci abbiamo scritto su qualche post (ad esempio qui e qui), eppure sapevamo di poter fare di meglio. Ed eccoci qui.

Con questo articolo su MasterChef abbiamo semplicemente preso due piccioni con una fav… (ah già, avevamo fatto una promessa). Insomma: abbiamo pensato che forse potevamo mostrare il nostro lavoro senza parlare sempre e solo di digital marketing. E occuparci invece, una volta tanto, di qualcosa giusto un tantinello più interessante. E così, eccoci qua: qualcuno qui da noi è appassionato di MasterChef. Un po’ troppo appassionato di MasterChef. E si è detto: passo la mia vita a visualizzare i dati delle imprese, perché non posso visualizzare i dati del mio programma preferito? (E che gli vuoi dire?)

MasterChef Italia: un po’ di dati formato infografica

Da dove siamo partiti? Facile: dall’ammissione con noi stessi che spesso le twitcronache dei programmi tv sono pure meglio dei programmi stessi (come non sai cos’è una twicronaca? Vuoi che muoro? Eddai, è quando tutti su twitter commentano il programma utilizzando gli hashtag. “Ah, tutto qui?”. Tu non hai idea di quanto può diventare una droga). E quindi abbiamo pensato “ma perchè non vediamo cosa ne pensa il popolo di Twitter su MasterChef Italia? Quanti twittano? Di chi twittano? E che dicono?

Come abbiamo fatto? Innanzitutto abbiamo acquisito i dati utilizzando Python (un linguaggio di programmazione) e le API di twitter. Poi abbiamo preso tutti i dati (che erano giusto un po’ numerosi, ma poco poco, eh) e li abbiamo immagazzinati su PostgreSLQ. Dopodiché abbiamo caricato tutti i dati su Tableau, grazie al quale li abbiamo prima analizzati e poi visualizzati. Last but not least: abbiamo caricato il nostro lavoro su Tableau Public, così che tutti potessero vederla. Il risultato è questo qui.

Cosa abbiamo fatto? Un sacco di visualizzazioni su un sacco di aspetti.
La prima parte della data viz, ad esempio, dice quanti hanno twittato oggi su MasterChef, quanti tweet sono stati scritti e quanti hashtag diversi sono stati usati. Ma, poiché siamo rompic puntigliosi, abbiamo visualizzato anche la distribuzione dei tweet durante il giorno (e ci abbiamo messo i cappellini da chef perché scusa, per chi ci hai preso, dei pivelli?). E, là in bella vista, ci sono pure gli ultimi tweet su MasterChef. Sì, significa che se twitti, ci finisci pure tu. Matematico. Ovviamente puoi scorrere col cursore giorno per giorno, per vedere i dati relativi ad una data specifica.
Nella seconda parte della data visualization, invece, ci sono i dati generali. Per esempio: il primo grafico mostra il numero di tweet e l’engagement generato giorno per giorno. Neanche a dirlo, i picchi sono sempre di giovedì: avevi forse dubbi? E poi ancora: gli utenti più attivi, i giudici più nominati e gli hashtag più utilizzati.

Cosa ne viene fuori? Per esempio che giovedì i scorso i tweet hanno toccato il loro picco massimo (6527 in un giorno), ma l’engagement era molto più altro giovedì 18, e adesso comincia a scendere. Barbieri è il giudice più nominato, mentre CiVuoleLaX è l’hashtag più amato dagli utenti dopo quello ufficiale, #MasterChefIt.

In realtà, più che snocciolare i numeri, la parte interessante è esplorarli in prima persona: la cosa bella di Tableau è che permette di caricare visualizzazioni dinamiche ed interattive. In realtà la cosa è anche meglio di così: la nostra data visualization si aggiorna in tempo reale e chiunque abbia user e password da noi forniti può visualizzarla quando vuole e dove vuole (è in questo modo che con i nostri clienti condividiamo i report sul loro business: così che possano accedervi sempre. Tableau, del resto, dispone anche di un’app che ottimizza la visualizzazione per dispositivi mobili). Sfortunatamente, su Tableau Public, possiamo caricarne solo una versione fatta e finita. E ci dispiace parecchio. Per questo abbiamo deciso che venerdì prossimo caricheremo quella con i dati aggiornati: le cose divertenti vanno condivise, no?

Questa qui su è qualcosa in più di un’infografica: è un’applicazione pratica del data storytelling. Una visualizzazione dati che si aggiorna in automatico ed in tempo reale. E se possiamo fare questo con MasterChef, pensa che si può fare con l’analisi social

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Fabio Piccigallo

Un articolo scritto da Fabio Piccigallo

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"I don't use pie charts, and I strongly recommend that you abandon them as well. My reason is simple: pie charts communicate information poorly." Stephen Few