Pubblicato il 8 Marzo 2018Ultimo Aggiornamento: 22 Aprile 2022

Negli ultimi anni l’attenzione per i Big Data è cresciuta in maniera esponenziale e, con essa, anche quella per gli strumenti di analisi e visualizzazione. Nel giro di pochissimo tempo gli strumenti si sono moltiplicati come nessuno avrebbe mai immaginato. Strumenti gratuiti o a pagamento, strumenti “for dummies” o altamente complessi che richiedono competenze tecnico informatico elevate. Ce n’è per tutti i gusti. E, come spesso accade quando l’offerta è troppo ampia, la scelta diventa difficile. Sempre più spesso ci chiedono “ma qual è lo strumento migliore per visualizzare i dati?” e oggi proveremo a capire insieme come rispondere a questo dubbio.

Non sono analisi: il boom dei visualization tools

Se di strumenti per la visualizzazione dei dati si parla così tanto, la colp… emh, il merito è dei big data. Ormai da tempo non si parla d’altro e il motivo è di facile intuizione: andare in profondità nell’analisi dei dati permette di cogliere insight fondamentali. I benefici per le imprese sono molteplici e, di base, tutto ruota intorno all’importanza di poter compiere scelte data driven. Quando qualcosa comincia a portare ritorni economici consistenti, non c’è da stupirsi che la richiesta aumenti. Così, accanto all’utilizzo sempre maggiore di analisi di dati, sta crescendo anche l’attenzione per l’aspetto della visualizzazione.

La spiegazione è semplice: senza rappresentazioni visive, è difficile leggere i dati. Visualizzare aiuta a vedere l’informazione: a renderla, improvvisamente, chiara ed utilizzabile. La data visualization è diventata una competenza indispensabile per chiunque lavori con i dati. È un passaggio che non sta solo a valle del lavoro di analisi, nella resa grafica dei risultati ma, invece, si trova a monte: visualizzare significa analizzare. Per questo motivo negli ultimi anni è cresciuto il bisogno di strumenti per la visualizzazione dati e il mercato ha saputo andare incontro a questa esigenza. Ultimamente abbiamo assistito ad un vero e proprio boom dei visualization tools: nel giro di pochissimo tempo si sono moltiplicati come funghi. E, esattamente come quando si va a raccogliere funghi, se non li si conosce bene il rischio pasticcio è dietro l’angolo!

Gli strumenti a disposizione di chi si occupa di data viz, oggi, sono tantissimi e, neanche a dirlo, non sono tutti uguali: a cominciare dal prezzo (gratis, freemium, a pagamento) per finire con la complessità e il grado di competenza richiesto. Se imparare come visualizzare bene i dati può essere complesso, scegliere innanzitutto quale strumento usare può costituire un problema non indifferente. 

Come scegliere lo strumento giusto per visualizzare i dati

Non prendiamoci in giro: quest’esplosione incontrollata di strumenti per visualizzare dati confonderebbe chiunque. Orientarsi in un mare magnum di possibilità così vaste e così diverse lascia perplessi e la domanda sorge spontanea: come trovare il tool adatto per visualizzare dati? Ovviamente non esiste una risposta preconfezionata: non si può credere che esista un unico strumento perfetto per tutti e per tutto. Al contrario, esiste sicuramente lo strumento perfetto per ogni esigenza. Sì, ma come si trova il tool giusto per visualizzare? Per farlo, l’unica alternativa è individuare alcune questioni specifiche, porsi domande e riflettere sulle risposte. Per questo abbiamo stilato una piccola guida all’individuazione del giusto strumento per la tua data visualization!

Capire cosa ti serve

Sembra banale, ma non lo è affatto: il primo passo per individuare la soluzione più adatta alle nostre esigenze è conoscere le nostre esigenze! Non tutti gli strumenti riescono a gestire la stessa quantità di dati, ad esempio. O la stessa tipologia. Alcuni tools creano visualizzazioni splendide dal punto di vista grafico e/o comunicativo, ma non sono un granché per la fase di analisi. Altre lavorano in senso inverso. Il primo nodo da sciogliere, quindi, ha a che fare con una conoscenza profonda di ciò che abbiamo e ciò che vogliamo. Quanti dati ho? Poche decine, centinaia, migliaia o milioni? Che tipo di dati sono? Coordinate geografiche? Sono dati aggregati? Quantitativi o di categoria? Devo analizzarli o visualizzarli? E di che tipo di visualizzazione ho bisogno?

Individuare le competenze

Focalizzare bene le proprie esigenze e trovare lo strumento per visualizzare che le soddisfi a pieno può non essere sufficiente: magari il tool perfetto esiste, ma è troppo difficile da usare! Quando si cerca lo strumento adatto, non bisogna mai perdere di vista la questione “competenze”. È molto meglio scegliere un’opzione meno sofisticata e complessa e sfruttarla al massimo delle sue potenzialità che orientarsi su qualcosa di potenzialmente migliore senza riuscire a cavarne fuori nulla di straordinario. Attenzione, però: quando parliamo di competenze non dobbiamo fare riferimento solo a chi il grafico lo deve creare ma anche, e soprattutto, ai suoi destinatari. I grafici devono essere usati anche dai clienti? Saranno in grado di maneggiarli? Magari devono accedervi da remoto? In questo caso sarebbe meglio pensare a uno strumento di data visualization che lavori online, ad esempio Tableau.

Sì ma… vale quel che costa?

Quando si cerca di trovare il giusto strumento per visualizzare i dati, non si può prescindere dal fattore portafogli! Un vecchio detto dice “il risparmio non è mai guadagno”: avere le braccina corte quando si parla di visualizzazione dati non è mai un’ottima idea. La qualità si paga, è vero. Ma è anche vero che la qualità paga. E tool molto costosi riescono anche a fare cose straordinarie. C’è però un’importante considerazione da fare. È indubbio che strumenti più costosi siano in grado di fare cose più complesse: ma è davvero necessario che uno strumento faccia così tanto? Uno degli errori che si commettono più di frequente è il volere a tutti i costi la Ferrari dei data visualization tools senza sapere come usarla ma, soprattutto, senza averne bisogno. Il suggerimento più opportuno, in questi casi, è affidarsi sempre prima alla versione di prova: solo dopo si può valutare se lo strumento vale la spesa!

Scegliere il giusto strumento per visualizzare dati, quando di tool ne vengono rilasciati decine all’anno, non è affatto semplice. Ma mettere a fuoco necessità, competenze e budget è fondamentale per individuare lo strumento più adatto. Devi produrre visualizzazioni con una certa frequenza e vuoi migliorare le tue skills? Sapevi che organizziamo corsi di data visualization?

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Fabio Piccigallo

Un articolo scritto da Fabio Piccigallo

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"To find signals in data, we must learn to reduce the noise, not just the noise that resides in the data, but also the noise that resides in us. It is nearly impossible for noisy minds to perceive anything but noise in data.” Stephen Few